Quando cercare Aiuto

Comprendere le avvisaglie di un disagio, capire quali sono i segnali da cogliere è il primo passo per affrontare i Disturbi del Comportamento Alimentare e quindi chiedere aiuto.
Ci rivolgiamo a tutte le persone che hanno bisogno di un confronto e che stanno cercando un punto di riferimento.
Ci rivolgiamo a te, a un tuo amico, ai genitori, ai medici, agli insegnanti e a tutti coloro che riconoscono in una ragazza o in un ragazzo sintomi di sofferenza legati a problematiche di natura alimentare.
Vi proponiamo per questo motivo alcune domande utili. Le risposte rappresentano un campanello d'allarme per rivolgersi a uno specialista e chiedere aiuto.
Per te o un tuo amico
Vi sentite spesso inadeguati, di malumore, tanto da evitare la compagnia di altri?
A volte pensate che se aveste un corpo diverso, più magro, sareste più accettati e cercati dagli altri?
Siete molto preoccupati di quello che gli altri pensano di voi ?
Pensate sempre più spesso al peso e al cibo, tanto che sono ormai diventati per voi un pensiero fisso?
Da un po’ di tempo avete cambiato le vostre abitudini sociali ( non uscite con gli amici, vi è difficile frequentare pizzerie,bar, locali pubblici ) oppure trovate i vostri amici sciocchi e superficiali o comunque vi sentite diversi, avete altri interessi o altri valori?
- Avete spesso la necessità di “scomparire “ in bagno?
- Pensate che piuttosto che uscire con gli amici è meglio ottenere buoni risultati a scuola?
- Vi ritrovate frequentemente a fare movimento o ginnastica allo scopo di tenere sotto controllo il peso?
- Non avete più il ciclo mestruale, pur non essendo certamente in stato di gravidanza, oppure il ciclo è irregolare e scarso?
- Sentite interesse e curiosità a frequentare siti web “specifici” relativi a anoressia e bulimia, diete dimagranti, siti canaglia?
Se prevalgono i SI’ a queste domande, è possibile che siano in corso i segnali di un disturbo del comportamento alimentare. Non aspettare, è importante rivolgersi subito a uno specialista. Ti chiediamo di contattarci.
Per i genitori
Se avete notato in vostra figlia o in vostro figlio dei comportamenti diversi dal solito o dei cambiamenti nelle sue abitudini, provate a rispondere alle domande qui sotto elencate. Possono essere un strumento per comprendere se sono presenti dei segnali ascrivibili ai Disturbi del Comportamento Alimentare. Ricordatevi che è importante intervenire il prima possibile.
- Vostra/o figlia/o tende a isolarsi e manifesta un atteggiamento solitario o triste? Frequenta meno gli amici?
- E’ spesso irritabile, di cattivo umore, ha attacchi di nervosismo e sfugge al confronto con voi e i familiari?
- Ha sostituito le relazioni reali (amici, compagni fidanzati/e) con relazioni mediatiche, trascorrendo la maggior parte del suo tempi su internet, facebook e frequenta siti particolarmente dedicati al controllo del corpo o siti canaglia?
- Ha subito un cambiamento dell’immagine corporea come: perdita di peso, pallore, perdita del ciclo mestruale nelle ragazze?
- Ha cambiato abitudini igieniche o della cura del corpo, rispetta rituali particolari nella scelta dell’abbigliamento, controlla spesso la propria immagine allo specchio o sulla bilancia?
- Ha intrapreso, da un certo periodo, una attività fisica intensa e ossessiva?
- Ha sviluppato un interesse particolare per le attività riguardanti il cibo come: cucinare, leggere le etichette dei prodotti alimentari, fare la spesa e acquistare libri o riviste riguardanti l'alimentazione e le diete? Segue in modo eccessivo trasmissioni televisive dedicate alla cucina?
- Preferisce cucinare per sé e a volte anche per tutti gli altri, invece di consumare i pasti preparati da voi?
- Non riesce a condividere il momento del pasto col resto della famiglia o con gli amici?
Se prevalgono le risposte SI', vi chiediamo di contattarci.
In ogni caso, per avere consigli o se ritenete opportuno avere un parere medico, non esitate a rivolgervi alla nostra équipe di specialisti.
Per il medico
Spesso i medici possono essere i primi a cogliere i segnali di un disturbo del comportamento alimentare. E’ importante leggere con prontezza le avvisaglie e aiutare il proprio paziente a rivolgersi a un Centro specializzato.
Infatti la diagnosi di queste malattie non è affatto semplice, richiede competenze multidisciplinari ed esami particolari, effettuabili in laboratori specifici da parte di un'équipe di esperti che trattano tutti gli aspetti coinvolti: fisico, psicologico, relazionale. Proponiamo un elenco di domande utili per una prima valutazione.
Da un po’ di tempo la mamma di un/a Suo/a paziente segnala che il/la figlio/a è fissato/a su problemi relativi al suo corpo o alla sua immagine.
Ha notato sul Suo/a paziente una recente comparsa di sintomi quali:
- Calo ponderale?
- Amenorrea o menarca ritardato?
- Alterazione dell’umore?
- Pallore e cute secca e anelastica?
- Alterazione del ritmo cardiaco (bradicardia non nota anche associata a sensazione di cardiopalmo)?
- Frequenza di carie e/o patologie a carico dell’orofaringe?
- Richiesta di farmaci come lassativi, diuretici o estratti tiroidei per se stessi, adducendo motivazioni quali: mi sento gonfia, non mi scarico, non riesco a digerire...o per qualche familiare
- Vi è da parte dei genitori o del/la ragazzo/a una continua richiesta di accertamenti clinici alla ricerca di cause organiche al dimagramento o alle difficoltà di digestione?
- Riscontra resistenze a parlare di possibili disagi psichici con i genitori o con il/la paziente?
Se le Sue risposte propendono per il SI' o comunque ritiene opportuno un riscontro, non esiti a contattarci.
Per gli insegnanti
I ragazzi affetti da disturbi alimentari come anoressia e/o bulimia tendono a negare qualsiasi problema, ritenendosi “onnipotenti” nelle gestione dei loro disagi. Altre volte però è proprio a scuola e nella relazione con l’insegnante che esprimono, anche indirettamente, la loro sofferenza.
Se notate dei segnali significativi riconducibili a un disturbo del comportamento alimentare o se avete sentore di qualche “strano” cambiamento, parlatene subito con i genitori, aiutandoli a considerare la possibilità di rivolgersi a un Centro specializzato.
Di seguito suggeriamo alcune domande utili per un primo orientamento nel rilevare il problema.
Ha notato, da qualche tempo, in suo/a allievo/a:
- Un cambiamento come: dimagramento, pallore, occhiaie, difficoltà di concentrazione?
- Un suo particolare isolamento dai compagni, una chiusura in se stesso/a, una particolare distrazione durante le lezioni?
- Un significativo cambiamento nell’impegno scolastico?
- Il bisogno di essere sempre il/la più bravo/a e ottenere la votazione migliore? o al contrario è diventato/a svogliato/a, disattento/a, e trascurato/a, e ha peggiorato il suo rendimento?
- Una sua difficoltà ad accettare l’ironia o le critiche dei compagni?
- Una richiesta maggiore di assentarsi per andare in bagno?
- Un rifiuto della merenda?
- Un atteggiamento particolarmente scrupoloso/a nella scelta dei cibi o che conosce il valore nutrizionale di tutti gli alimenti?
Se ha risposto SI' a molte di queste domande, è possibile che il suo allievo/la sua allieva soffra di un qualche disagio, non escluso di un disturbo del comportamento alimentare. Ci contatti e chieda ai genitori del ragazzo / della ragazza di rivolgersi a noi per avere informazioni e il parere di un esperto.